FLL 2017/18


SI RIPARTE!!!

Rieccoci qui, nuovo team, nuovi stimoli, nuove idee ma sopratutto entusiasmo.
Nel corso di questo anno c’è stato un naturale avvicendamento delle persone del team. Alcune sono andate via, anzi, li salutiamo con affetto ringraziandoli per tutto quello che abbiamo passato insieme in questi anni e altre sono arrivate, portando anche nuovi punti di vista e suggerimenti.
Il gruppo è quindi un po’ cambiato come è cambiato il nome: infatti quest’anno siamo gli HYDROPING.














 













Quindi rimbocchiamoci le maniche e viaaaaa perché quest’anno abbiamo grandi ambizioni per la First Lego League 2018. Il tema è molto interessante…






Che spettacolo vedere il robot che prende vita, con mille problemi e dubbi. Sarebbe stato bello contare le modifiche che abbiamo fatto ma sicuramente avremmo perso il conto.
Proviamo le missioni modificando la programmazione e i vari componenti utilizzati, la ricerca scientifica inizia a prendere forma come quella tecnica.





E’ sempre bello vedere la collaborazione tra tutti noi nel portare avanti la ricerca scientifica dove ognuno si mette in gioco per proporre idee e suggerimenti. Siamo sinceri: tutti sono capaci di andare sui vari siti e fare “copia&incolla” delle cose interessanti, invece è un’altra cosa voler andare a fondo nelle ricerche, documentarsi, riuscire a coinvolgere consulenti esterni invitandoli a serate di spiegazione presso la nostra sede con i quali interagire sull’argomento in questione.




 E poi ci sono serate in cui nulla gira per il verso giusto e sembra che anche il robot viva di vita sua… e ci prende lo sconforto, la depressione e magari pure l’arrabbiatura allora bisogna staccare, magari facendosi due risate insieme… dopotutto anche questo è “essere una squadra”.







Genova è vicina e noi stiamo lavorando a 360°… abbiamo grandi ambizioni e tanta voglia di fare




Oramai conosciamo il campo di gara nei minimi particolari… 








SECONDO POSTO ALLE FINALI NAZIONALI 2018!!!!


“La squadra seconda classifica è… FLL63 – HydroPing Cuneo”!!!!
ecco, questa frase è quella che ci ha fatto urlare di gioia tra abbracci e lacrime.
Ebbene sì, siamo arrivati secondi alle finali italiane della First Lego League di Rovereto.
Sono stati giorni duri, intensi ma anche ricchi di emozioni e soddisfazioni.
Abbiamo avuto dei problemi col robot che abbiamo risolto in corso d’opera (la scena in cui alcuni componenti del team seduti sulle tribune modificavano il robot e gli altri intorno a fare capannello per dare supporto morale rimarrà indelebile nelle nostre memorie) e abbiamo avuto ottimi feedback durante le esposizioni delle ricerche e durante il Core Values.
Il nostro stand era sempre pieno di persone che venivano a farsi spiegare il nostro progetto che ha ottenuto ottimi apprezzamenti da parte di tantissime persone.
Abbiamo patito per la classifica dei piazzamenti dei Round Robot e quando abbiamo visto che comunque eravamo ammessi tra quelli di cui i giudici avrebbero valutato il progetto abbiamo tirato tutti un bel sospiro di sollievo.
E poi… beh, la premiazione è stata un mix di aspettative, speranze, ma anche delusioni ad ogni squadra che veniva premiata perché se da un lato sapevamo che eravamo andati bene, non avevamo idea di “quanto” fossimo andati bene e, man mano che venivano premiati i migliori team, le nostre speranze si affievolivano sempre di più (abbiamo anche riso sull’ipotesi che il nostro premio sarebbe stato quello di consolazione: una confezione di chupachupa e due confezioni di acqua!!!)
Invece dopo che hanno premiato il terzo team noi abbiamo fatto una cosa bella e molto spontanea: ci siamo abbracciati a cerchio come fanno i giocatori di alcune discipline sportive e così siamo rimasti fino a quando è stata nominata la squadra.




E ora? Si va a Debrecen, in Ungheria dove troveremo tantissimi altri team che si sono piazzati al secondo e al terzo posto nelle rispettive finali nazionali.
Sarà durissima perché saranno tanti team agguerriti e noi dovremmo confrontarci con giurie internazionali alle quali spiegheremmo il nostro progetto in inglese.
Ovviamente abbiamo fatto delle modifiche al robot con l’aggiunta di nuovi “caschi” che ci permetteranno di fare nuove missioni.
Sarà una bella sfida anche per noi stessi perché, dopotutto, andiamo a rappresentare la “nostra” Italia in una manifestazione mondiale e questo non può essere che cosa di gran orgoglio per tutti noi e di gran soddisfazione personale.
Un grazie ai coach che ci hanno guidato fino a questo gran risultato, ai collaboratori ma soprattutto ai nostri genitori che ci hanno dato la possibilità di fare un percorso di vita che ci ricorderemo per sempre.









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